Isolato, privo di ostacoli ma raramente visitato, il Katavi è una vera area selvaggia che regala, alle poche anime che lo visitano, un emozionante assaggio di quello che l’Africa era un secolo fa. Si tratta del terzo parco nazionale più grande della Tanzania ed è ubicato nella remota parte sud-occidentale del paese, lungo un tratto cieco della Rift Valley che termina nel cupo e poco profondo lago Rukwa.

Durante la stagione delle piogge, questi lussureggianti laghi paludosi diventano un rifugio per migliaia di uccelli acquatici ed ospitano la comunità più densa di ippopotami e coccodrilli della Tanzania.  Durante la stagione secca, quando le acque alluvionali si ritraggono, il Katavi riscopre la sua vera natura. Il Katuma, ridotto ad un rigagnolo fangoso, diventa la sola fonte di acqua potabile in un raggio di diversi chilometri e le pianure circostanti ospitano una concentrazione di animali veramente straordinaria. Si stima che l’area riesca ad attirare almeno 4.000 elefanti, diverse mandrie costituite da oltre mille bufali, mentre la concentrazione elevata di giraffe, zebre, impala e cervicapra costituisce un richiamo ineludibile per alcuni branchi di leoni e iene maculate, i cui territori di caccia convergono proprio sulle pianure alluvionali.

Gli animali più particolari del Katavi sono gli ippopotami. Verso la fine della stagione secca, in una singola pozza di sufficiente profondità si possono vedere anche 200 esemplari di ippopotami che fanno il bagno insieme. Quando molti di questi esemplari si affollano in una stessa zona delimitata, allora la rivalità tra i maschi si surriscalda – le lotte tra ippopotami maschi per la conquista del territorio sono molto frequenti e spesso violente.

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Sito Web del Parco Nazionale di Katavi

Wikipedia - Parco Nazionale di Katavi

I parchi della Tanzania - Parco Nazionale di Katavi